Nelle serate tranquille d'estate racconteremo le nostre avventure di montagna e di caccia, mentre la luna diffonde la sua bianca luce malinconica su tutta la vallata ed in lontananza brillano i ghiacciai del Disgrazia e del Bernina.
A poco a poco, ciascuno avrà un'avventura o una leggenda da raccontare.
C'è in primo luogo la leggenda del "basilisco", il serpente dalla cresta rossa, che si vede di tanto in tanto sui pascoli di Caronno.
L'hai mai visto? domandai un giorno ad un pastore.
Si l'ho visto, rispose spalancando gli occhi, additando, tenendosi a rispettosa distanza, la bella vipera stesa dentro il mio cestino da erborista, in mezzo ai fiori dai colori brillanti, io l'ho visto come vedo questo serpente.
Ciò che il pastore diceva d'aver visto era il grande serpente dalla cresta di fuoco, dagli occhi ruotanti nelle orbite: il "basilisco".
La cresta era almeno dello spessore d'un grosso dito.
L'aveva visto lui stesso lassù, tra i cespugli di rododendri nella valle del Caronno, potete immaginare il suo spavento.
Non aveva osato inseguirlo così come non osava toccare la mia vipera, nonostante fosse morta.
Non si sa mai!
Tutti gli altri pastori erano riuniti attorno a noi, gli occhi fissi sulla povera vipera, le orecchie tese all'ascolto del fantastico racconto del loro compagno.
A poco a poco, presi dalla suggestione delle sue parole, la mia vipera cresceva ai loro occhi, la cresta cominciò a manifestarsi sulla sua testa, una cresta ancora molto piccola, appena visibile gli occhi cominciarono a ruotare nelle orbite... e l' anno dopo tutti lassù raccontavano il fantastico fatto d'un grosso serpente dalla cresta rossa, che avevo abbattuto sulle pendici dello Scotes e che tutti avevano visto, gli occhi ancora spalancati, nel mio cestino di erborista!
La leggenda del "basilisco" era stata anche confermata per il fatto che non poteva adesso essere messa in dubbio dai giovani pastori che ormai potevano testimoniare con i vecchi dell' esistenza di questa orribile bestia, là, al centro delle Alpi Orobie.
Un giorno o l'altro, mi prenderanno come testimone!
dal libro "GIOVANNI BONOMI Guida Alpina" di Marino Amonini
ed. Biblioteca Civica di Piateda, 1985
traduzione dal libro del Prof. Bruno Galli Valerio "Cols et Sommets" Losanna e Parigi 1912