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Messaggio di avviso

Ma il Legnone ha avuto il più famoso degli orsi: l'orso chirurgo.
Un gozzuto che se ne andava in Val Lesina vide due orsacchiotti che si divertivano in un bosco.
Era un\'ottima occasione per impadronirsene.
S\'avvicinò tranquillamente, ma l'orsa che era accovacciata, si lanciò su di lui, lo gettò per terra e con una zampata gli aprì il gozzo.
Ne uscì un secchio d'acqua ed il povero diavolo si sentì tutto sollevato perché respirava meglio.
Quando ridiscese al piano tutti furono stupiti: «Dove hai lasciato il tuo gozzo?».
E tutti seppero allora che in Val Lesina c'era un celebre chirurgo, specialista in interventi al gozzo.
La leggenda dell'orso chirurgo divertì moltissimo tutto il gruppo che mi richiese altre leggende orsine, ma queste erano finite con gli orsi che le avevano generate.
Non riuscii a ricordare che l'orso fantasma delle fitte foreste della Valle del Gallo.
C'è o non c'è?
Io stesso ne ho visto le tracce lassù, verso la Scera, presso un albero sul quale era inchiodato un cranio umano.
E una volta che mi ero perso verso il Ponte del Gallo, ad ogni scricchiolio dei rami mi sembrava di averlo alle spalle.
Altri affermano di averlo incontrato.
I pastori bergamaschi dicono che di tanto in tanto uno dei loro montoni spariva e non ne trovavano più alcuna traccia.
Se questo non è opera del diavolo, concludono, deve ben essere l'orso.
E' l'orso fantomatico che appare e scompare, che viene segnalato contemporaneamente in punti completamente opposti, che vive lassù nell'ultimo bosco vergine delle Alpi, l'ultimo guardiano delle leggende sugli orsi della montagna.

 

dal libro "GIOVANNI BONOMI Guida Alpina" di Marino Amonini
ed. Biblioteca Civica di Piateda, 1985
traduzione dal libro del Prof. Bruno Galli Valerio "Cols et Sommets" Losanna e Parigi 1912
Ultimo aggiornamento Lunedì 22 Marzo 2010 09:42