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Poi inizia il giro delle leggende «sugli orsi».
In queste splendide serate di luna, là, sugli alti pascoli di Scais nei boschi che avevano costituito l'ultimo rifugio dell'orso eravamo tutti raggruppati in circolo, seduti su vecchi sgabelli e tronchi d'albero, fumando le nostre pipe.
E con il fumo che saliva in sottili spirali, nell'aria tranquilla delle serate settembrine, i nostri pensieri correvano ben lontano, all'epoca poetica in cui gli orsi esistevano ancora, dove questi splendidi rappresentanti della fauna delle Alpi formavano ancora, con l'aquila ed il camoscio, la grande, la superba poesia delle Alpi.
Questa poesia se ne va, come se n'è andata la poesia africana dell'epoca dei Livingstone e dei Stanley, cacciata dalla civilizzazione.
E in queste serate così belle, quasi senza volerlo, cominciammo a discorrere del povero burlone che di giro in giro fece ridere e spaventare gli abitanti delle Alpi.
Le storie si susseguivano le une alle altre, mentre le pipe sbuffavano e la luna rischiarava la valle e le lontane cime innevate.
Chi ha dimenticato, cominciò uno di noi, le celebri battute del principe X che voleva ad ogni costo abbattere un orso?
Fucili e provviste a tutti ma sfortuna a chi ammazzava l'orso!
Bisognava spingerlo verso il principe, il solo autorizzato ad ammazzarlo.
Tutta la vallata era in movimento.
Chi aveva visto l'orso in alto, chi in basso, chi in un bosco, chi su una pietraia!
Il principe con il suo seguito e gli altri si collocarono in cerchio per la battuta.
Attenzione! L'abbiamo visto! Arriva!
Il principe spalancava gli occhi tormentando i grilletti della sua carabina.
Ma l'orso non arrivava mai.
E non arrivò mai.
— Se il principe l'avesse abbattuto, concluse il pastore, non sarebbe più tornato e la cuccagna sarebbe finita.
Ma la fine della festa giunse lo stesso poiché, il principe, annoiato dalla farsa, non si fece più vedere.
Ma allora, continuò un altro pastore, gli orsi cominciarono a mostrarsi.

 

dal libro "GIOVANNI BONOMI Guida Alpina" di Marino Amonini
ed. Biblioteca Civica di Piateda, 1985
traduzione dal libro del Prof. Bruno Galli Valerio "Cols et Sommets" Losanna e Parigi 1912